esperia 20 Ottobre 2014in vetrinaCarlo Grante, Esperia, Fabrizio M. Rossi, Paolo Fresu, Sandro Naglia, studio Ikona, Tanitadmin_ikona Tanit: Insulæ. Paolo Fresu, tromba e flicorno. Fulvio Maras:,percussioni. Carlo Mariani, launeddas. Massimo Nardi, chitarra classica. Gianluca Ruggeri, marimba e vibrafono. Ospiti: Alessandro Cercato, basso elettrico. Diego Conti, violino. Anne Lande, accordéon. Patrizia Radici, arpa. Esplorando l’universo timbrico delle launeddas, strumento di ascendenza millenaria, alcuni tra i migliori solisti e interpreti del panorama internazionale – provenienti dalla classica, dal jazz, dall’etnica – si cimentano con gli stili e le strutture della musica popolare sarda ricavandone, tra esegesi ed estemporaneità, un suggestivo itinerario nei sentieri più reconditi dell’espressione e della tradizione mediterranea. Esperia E002. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 Roots of communication: Al valico dei secoli. Robert Morgenthaler, trombone, corno delle alpi, didgeridoo australiano, conchiglie marine. Esther Flückiger, pianoforte, pianoforte preparato, percussioni Lucas Niggli: drums, percussion. Marianne Schuppe, voce. Jean-Jacques Pedretti, trombone, corno delle alpi, corno tibetano (dung), conchiglie marine, voce. Jacques Siron, contrabasso, voce. I Roots of communication fanno rivivere nella propria musica le radici di culture antiche, come quella dei Walser. La loro musica rimanda ad un periodo in cui gli strumenti erano ancora mezzi di comunicazione di primaria importanza. Il nome del gruppo sintetizza perfettamente il discorso e il percorso artistico dei musicisti, capace di creare un’atmosfera magica, rituale. Esperia E006 Prima registrazione mondiale. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 AA.VV: Una chitarra all’opera. Trascrizioni originali per chitarra di arie d’opera. M. Giuliani, N. Coste, F. Tárrega, G. Rossini. Stefano Cardi, chitarra. Una certa aura euforica soffia talvolta in queste pagine, un inconfondibile carattere viennese e cosmopolita, e non soltanto nelle ambizioni, ma anche nella scelta dei temi e nelle loro stesse rielaborazioni che mostrano non di rado una indubbia inclinazione per il gusto romantico. Trascrizioni originali per chitarra di Tárrega, Giuliani, Coste da Rossini, Bellini, e Mozart. Esperia E009. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 Carlo Crivelli: Sinfonia specchiante n. 3 per il film «La passion de Jeanne d’Arc», di Carl Theodor Dreyer. Rimini Chamber Orchestra. Diego Conti: violino. Rinaldo Muratori: direttore. «“…the Time is out of joint”. Se è vero che la Sinfonia Specchiante n. 3 di Carlo Crivelli nasce formalmente su commissione della Sezione Musica del Festival AdriaticoCinema, edizione 1998, è pur vero che la relazione tra la musica del compositore romano e il capolavoro cinematografico di Carl Theodor Dreyer affonda misteriosamente in un ‘prima’ che non si saprebbe datare…» [R. Giagni]. Esperia E011. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 AA.VV: Song Sketches. Da Dowland a Dylan, canzoni italiane ed inglesi. Sandro Naglia, voce. Franco Pavan, liuto e chitarrone. Un disco di canzoni: nulla di così strano se non per aver voluto annullare il tempo, anche lungo qualche secolo, che le separava. Avevamo pensato a un disco che sulle corde di strumenti antichi, quali il liuto ed il chitarrone, ci portasse a esplorare la canzone in Italia e in Inghilterra dal XVI secolo fino a oggi, anche riproponendo brani pop degli Amazing Blondel, che già riutilizzavano strumenti rinascimentali, o accostando un brano di anonimo inglese del XVI secolo con quello di John Renbourn del 1965 composto sullo stesso testo… Esperia E008. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 Carlo Grante: Live in New York City. J.S. Bach – F. Busoni: Ciaccona. F. Busoni: Ciaccona. Elegia N. 7. F. Liszt: Sonata in si min. Mazeppa. Carlo Grante: pianoforte. Un’incisione dal vivo, realizzata a New York, in cui C. Grante presenta la Ciaccona di J.S. Bach nella trascrizione-interpretazione di F. Busoni e, dello stesso autore, l’Elegia n.7 (1907-1909) e la Toccata, pubblicata nel 1921. La seconda parte del programma presenta due importanti opere di F. Liszt: la Sonata in si min. del 1855, dedicata a R. Schumann, culmine di un lungo periodo di riflessione dell’autore sulla musica contemporanea; e lo Studio n. 4 in re (1826), pubblicato nel 1840 con il nome di Mazeppa e dedicato a V. Hugo. Esperia P004. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 Pietro Antonio Locatelli: L’arte del violino op. 3, Concerti 7-9 e Capricci 13-18. “Gli archi di Firenze”. Diego Conti, direttore e solista. Considerato il più dotato degli allievi di A. Corelli, P.A. Locatelli (1695 – 1764) stupì l’intera Europa affidando la testimonianza delle sue memorabili interpretazioni violinistiche a una cospicua produzione virtuosa. Diego Conti e “Gli Archi di Firenze” realizzano una lettura esuberante e solare di tre dei dodici concerti op. 3 L’Arte del Violino e dei loro Capricci per violino solo, che buona parte degli studiosi ha voluto intendere come precursori dell’arte paganiniana. Esperia P001. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 Francesco Feroci: Missa alternatim. Armando Carideo: organo. I cantori di Lorenzo. Filippo Bressan: direttore. Recenti scoperte musicologiche, effettuate presso la Biblioteca di Stato di Berlino e Santa Maria del Fiore in Firenze, hanno restituito alcuni capolavori inediti della produzione sacra di F. Feroci (1673-1750), dal 1719 attivo in qualità di maestro di cappella presso la Basilica fiorentina, e sicuramente uno dei musicisti più interessanti della prima metà del XVIII sec. Un’interpretazione de “I Cantori di Lorenzo”, diretti da F. Bressan, e di A. Carideo ne consegna la memoria storica ed artistica al supporto discografico. Esperia B003. Prima registrazione mondiale. Disponibile. € 10,00 – sconto 30% > € 7,00 F. Lecce, G.B. Pergolesi, H. Ambrosius, G.F. Händel, E. Angulo, G. Andreoli, A. Mormina Sogni d’acrobata Orchestra a plettro “C. e M. Terroni”, Dorina Frati: direzione. Strumento popolare particolarmente amato, ancora vivo e studiato, il mandolino – forse perché pressoché ignorato dai compositori romantici – è rimasto paradossalmente ai margini della diffusione editoriale e a tutt’oggi sono assai rare le incisioni in commercio a esso dedicate. Esiste invece una realtà mandolinistica italiana ed europea impegnata a rinnovare la tradizione di questo strumento, attraverso il continuo proliferare di orchestre a plettro professionali, la cui attività trova spazio all’interno del circuito concertistico. Esperia E010 Prima registrazione mondiale. Esaurito. Miled Tarabay: L’office de saint Charbel selon le rite de l’église maronite. Gruppo “As-sawt il-‘ati’” [la voce di un tempo], strumenti e voci tradizionali libanesi. Miled Tarabay, composizione e direzione. In questo disco, il padre Miled Tarabay ha registrato, sotto la sua direzione e nel pieno rispetto della tradizione, l’ufficio maronita di san Charbel. È un’occasione unica per compiere un viaggio nel tempo e nello spazio: verso i primi secoli del cristianesimo, a cui risalgono la maggior parte di queste musiche; verso quel vicino e medio oriente che influenza, con forza, la tradizione musicale cristiano maronita, sia nella struttura e nell’andamento dei brani, sia nella presenza di strumenti quali, per esempio, il liuto e il flauto arabi. Esperia E005. Prima registrazione mondiale. Esaurito. Miled Tarabay: Kamchet Trab W-Bakhour. Una manciata di terra e di incenso. Gruppo “As-sawt il-‘ati’” [la voce di un tempo], strumenti e voci tradizionali libanesi. Miled Tarabay, composizione e direzione. Quest’opera musicale è profondamente radicata in una doppia eredità: l’arte sacra della Chiesa siriaco-maronita e la cultura profana del popolo libanese. Queste tradizioni rappresentano due mondi completamente diversi, ma che si fiancheggiano, si intrecciano, si ispirano reciprocamente da più di un millennio, in uno scambio di una profondità eccezionale. Miled Tarabay ha preferito qui mescolare i generi e le tradizioni: i suoi testi sono presi dai salmi, dalla liturgia maronita e dalla poesia popolare libanese. Esperia E007. Prima registrazione mondiale. Esaurito. Miled Tarabay: Farhitna. Canti per la celebrazione dell’incoronazione nuziale maronita. Gruppo “As-sawt il-‘ati’” [la voce di un tempo], strumenti e voci tradizionali libanesi. Miled Tarabay, composizione e direzione. Dal punto di vista musicale quest’album ci presenta, ancora una volta, Miled Tarabay alla ricerca dell’autenticità. Attraverso le sue composizioni, egli tenta di svelare l’identità del canto maronita, di mostrare al mondo la profondità e la ricchezza di un repertorio così antico e prezioso. Questo lavoro testimonia che la riforma e il rinnovamento possono e debbono restare fedeli alla tradizione. L’originalità di quest’album si trova nell’incontro fra lo stile popolare e profano della musica tradizionale libanese e lo stile sacro siriaco della Chiesa maronita. Esperia E012. Prima registrazione mondiale. Esaurito. Miled Tarabay: Rafqa. Vedo con i tuoi occhi. Gruppo “As-sawt il-‘ati’” [la voce di un tempo], strumenti e voci tradizionali libanesi. Miled Tarabay, composizione e direzione. Attraverso la musica, Miled Tarabay ci fa viaggiare nella vita della beata Rafqa. Spesso ci si presenta un santo o un beato attraverso una icona o una biografia. In quest’album la vita e la personalità della beata Rafqa sono illustrate attraverso la musica e la poesia, molto care al cuore dei Libanesi. I canti sono nelle lingue araba e siriaca (branca della lingua aramaica) e in dialetto libanese. L’album contiene canti di genere religioso e più propriamente liturgico e canti di genere popolare. Esperia E013. Prima registrazione mondiale. Esaurito.