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Il libro per l’infanzia a L’Aquila

mercoledì, Settembre 19th, 2012

Pubblicato il 19/09/12 su AiapZine. [text] Fabrizio M. Rossi, Italy [images] Libris in fabula, Italy

La notizia di iniziative dedicate alla cultura del libro, del testo e dell’immagine è sempre una buona notizia; lo è particolarmente quando riguarda una città come L’Aquila – che porta tuttora ben visibili le ferite del terremoto del 2009 – e quando una buona parte dell’iniziativa è rivolta alla formazione dell’infanzia.

L’associazione culturale di volontariato aquilana “Libris in fabula” propone nel capoluogo abruzzese una interessante manifestazione (con il patrocinio dell’AIAP e la partecipazione attiva del Conservatorio di musica de L’Aquila) che si articola in due distinti progetti.

Il primo di essi ha per titolo “Illustriamoci: la sintassi musicale correlata a testi scritti e immagini” e consisterà in una nutrita serie di laboratori e incontri con bambini della Scuola primaria finalizzati alla realizzazione di un libro. “Illustriamoci” si svolgerà da lunedì 24 a domenica 30 settembre. Sono in programma laboratori di grafica e legatoria, di teoria e grammatica musicale, di scrittura creativa e illustrazione per la realizzazione del libro. La “didattica cooperativa” del progetto sperimenterà una contaminazione di linguaggi: dalla scrittura alla grafica, dall’illustrazione alle tecniche del libro, fino alla grammatica musicale; non è un caso dunque che i laboratori e gli incontri di “Illustriamoci” saranno ospitati nelle sale del Conservatorio di musica e del nuovo Auditorium donato dal Giappone a L’Aquila.

Il secondo progetto della manifestazione è “Liber L’Aquila”, che si svolgerà da giovedì 27 a domenica 30 settembre. In stretta connessione con “Illustriamoci”, prevede una serie di esposizioni: una mostra dell’editoria per l’infanzia e del libro autoprodotto, una mostra di libri d’artista e la mostra degli elaborati prodotti dai bambini partecipanti a “Illustriamoci”. Sono inoltre in programma diverse presentazioni: dalle tecnologie per la produzione di libri alle realizzazioni editoriali per l’infanzia con la presenza di editori, autori e illustratori. Infine, una serie di conferenze (tutte aperte al pubblico) sui temi al centro dell’iniziativa completano il programma di “Liber L’Aquila”, con relatori autorevoli come Livio Sossi, Roberto Denti, Luca Puglielli e Giuseppe Cristofaro.

Secondo Sandra Antonelli, che è tra i promotori del progetto e tra i docenti dei laboratori previsti, «l’obiettivo è quello di sensibilizzare i lettori più piccoli promuovendo in essi le capacità di attenzione e di ascolto, le capacità di riflessione e rielaborazione personale, di confronto, collaborazione e solidarietà, l’autonomia espressiva e comunicativa. Tutto ciò mediante l’uso di linguaggi diversi (musicale, grafico, linguistico), sviluppando così la consapevolezza della complementarietà dei linguaggi, l’interesse e il gusto per le “cose belle” e per l’arte, la lettura, la scrittura e l’illustrazione. Ci auguriamo che, grazie a questa esperienza, si possa contribuire a un arricchimento dei contenuti offerti dalla Scuola primaria italiana».

Per informazioni
illustriamoci.blogspot.it
liberlaquila.blogspot.it
librisinfabula.blogspot.it
Tel. 0862 319072
librisinfabula[at]gmail[dot]com

¡Tipografia spagnola in scena!

domenica, Luglio 1st, 2012

Pubblicato il 28/06/12 su AiapZine. [text] Fabrizio M. Rossi, Italy [images] ADCV, Spain

La tipografia spagnola contemporanea sta vivendo già da diversi anni un periodo di particolare vitalità; ne sono testimoni iniziative come le ricostruzioni digitali dei caratteri settecenteschi di Joaquín Ibarra, intraprese a partire dal 1993 dall’Università di Saragozza, così come il progetto Ibarra Real, iniziato nel 2005 dalla Calcografía Nacional, che ricostruisce il carattere realizzato da Gerónimo Gil per il Quijote pubblicato da Ibarra nel 1780. Ricordiamo ancora la mostra Imprenta Real. Fuentes de la tipografía española (Stamperia Reale. Caratteri della tipografia spagnola), tenutasi a Madrid tra il dicembre del 2009 e il gennaio del 2010, il cui catalogo ha vinto il primo premio nella sezione “cataloghi artistici” degli European Design Awards del 2010 [si veda “Progetto grafico” n. 18: Ibarra editore e stampatore, e European Design Awards].

Giungendo all’attualità più immediata, segnaliamo “Sevilla Tipo”, svoltasi nella città andalusa dal 1° al 3 di giugno scorsi, a cura del laboratorio Kitiplá, iniziativa che aveva in programma una serie di conferenze sulla tipografia e due giorni di laboratori tipografici.

Dal 29 giugno al 1° luglio prossimi avrà invece luogo a Valencia il 5° congresso internazionale di tipografia, intitolato quest’anno Más allá de la tinta [oltre l’inchiostro]. Organizzato dalla ADCV [Asociación de Diseñadores de la Comunidad Valenciana], il congresso prevede gli interventi di Christian Annyas, Petr van Blokland, Dave Crossland, Gustavo Ferreira, Roman Gubern, Dylan Kendle, Hilary Kenna, Julio Sanz e Gerard Unger.

Oltre a un nutrito numero di conferenze, il congresso ha in programma diversi laboratori tipografici (alcuni dei quali si terranno il 27 e il 28 giugno) e un “mercatino tipografico” ove sarà possibile presentare le proprie idee o realizzazioni tipografiche. Infine si svolgerà la fase finale della seconda edizione del Premio de diseño de Tipografía “Paco Bascuñán”, intitolato a una figura eminente del progetto grafico spagnolo che svolse la sua opera, socialmente impegnata, dalla transizione democratica fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2009. Il Premio, a partecipazione gratuita, prevede tre categorie: caratteri da testo, da titoli e ornamentali, non necessariamente in formato digitale purché complete.

Per informazioni:
Sevilla Tipo
5° congresso internazionale di tipografia, Valencia
Progetto grafico n. 18
Siti spagnoli dedicati alla tipografia, alla calligrafia e al libro: unostiposduros.com, monografica.org, donserifa.com.

Trent’anni di Pulcinoelefante

venerdì, Aprile 20th, 2012

Pubblicato il 26/04/12 su AiapZine. [text] Fabrizio M. Rossi, Italy [images] Auditorium di Milano, Villa Schneider di Biella, Italy


La casa editrice Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy compie trent’anni. Ne avevamo parlato già a ottobre su queste pagine immateriali così diverse dalle pagine che sanno di pane in cui Casiraghy imprime con mano di artista i suoi caratteri in piombo, arricchendole con interventi manuali e con stampe, fotografie, disegni, spesso insieme alle belle incisioni in legno di Porazzi.

I festeggiamenti del trentennale hanno già visto realizzarsi, dall’1 al 26 marzo, un’esposizione all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, a cura de laVerdi, intitolata Le musiche del Pulcino. I primi trent’anni delle Edizioni Pulcinoelefante. La prestigiosa ‘casa della musica’ dell’Orchestra Sinfonica e Coro di Milano Giuseppe Verdi ha origine dalla ristrutturazione della sala del Cinema Teatro Massimo, su progetto dello Studio Marzorati; inaugurata nel 1999, è divenuta in breve tempo uno dei principali poli culturali milanesi. Nel corso dell’esposizione l’Auditorium ha ospitato i più recenti 55 titoli che Casiraghy ha consacrato alla musica, un’arte che l’editore ha praticato e tuttora ama profondamente; oltre mille dei suoi  ‘pulcinielefanti’ sono infatti dedicati in vario modo a questo tema ovvero sono opera di musicisti come Sylvano Bussotti o Antonio Ballista.

Dal 20 aprile al 6 maggio i festeggiamenti si spostano nella Villa Schneider di Biella, a cura della Biblioteca Civica; la villa, che fu sequestrata fra il 1943 e il 1945 dalle SS tedesche per farne il proprio famigerato quartier generale, è dal 1973 proprietà comunale e ospita vivaci attività culturali. Per quest’occasione artisti biellesi come Omar Aprile Ronda, Ugo Nespolo e Marco Conti hanno realizzato con l’editore alcuni piccoli e preziosi libri d’artista che saranno esposti insieme a opere dello stesso Casiraghy.

Per approfondimenti
Fabrizio M. Rossi: Venticinque anni di Pulcinoelefante, in Progetto grafico” n. 11

Per informazioni
Auditorium di Milano
Villa Schneider

Biblioteca Civica: 015 / 2524499

biblioteca[at]comune[dot]biella[dot]it
Comune di Biella

Orari mostra: da giovedì a domenica, dalle ore 15 alle 18.30 (aperto il 25 aprile e il 1° maggio)

Il museo bodoniano e “Crisopoli”

giovedì, Aprile 19th, 2012

Pubblicato il 19/04/12 su AiapZine. [text] AiapZine, Italy [images] Fabrizio M. Rossi, Italy

Tutti i musei sono importanti, manco a dirlo, ma alcuni lo sono più di altri, almeno per alcuni, non per tutti. Per noi ad esempio, che ci occupiamo di design della comunicazione visiva, il Museo Bodoniano di Parma ha un significato tutto particolare, custode di quanto abbiamo studiato, di quanto continuiamo ad elaborare progettualmente e di quanto cerchiamo con coscienza ed onestà di insegnare. Contiene quella massima espressione dell’arte tipografica italiana che seppe spingere Maria Antonietta a scrivere a Bodoni da Versailles nel 1770 usando queste parole: «Abbiamo provato molto interesse, il Delfino e io, a guardare il bel libro che ci avete inviato… le stampe sono molto ben fatte. L’Italia, come me lo ripeteva così spesso il buon Metastasio, è sempre il paese dell’arte.»

È per questo e per tanti altri buoni motivi che siamo particolarmente felici di annunciare l’uscita del nuovo numero dello storico “Bollettino del Museo Bodoniano” rinnovato nella struttura, nei contenuti e nel titolo, che sarà presentato venerdì 20 aprile alle ore 17,30, nella Galleria Petitot della Biblioteca Palatina. La presentazione e l’apertura straordinaria del museo con l’offerta di visite guidate domenica 22 aprile si inseriscono nelle manifestazioni della 14a edizione della “Settimana della Cultura” promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a cui il Museo bodoniano ha aderito anche quest’anno.

Il “Bollettino del Museo Bodoniano” si presenta con il numero 13, che raccoglie le annate dal 2007 al 2010, si rinnova profondamente e assume il titolo di “Crisopoli”, che ricorda una delle città invisibili di Calvino ed è invece il musicale e antico nome di Parma (“città d’oro” in greco), denominazione che Giambattista Bodoni usava spesso nell’indicare il luogo di stampa delle sue edizioni.

I contenuti del periodico sono ora inseriti in specifiche sezioni: Bodoniana (ove in questo numero sono pubblicate alcune delle relazioni tenute al convegno Bodoni e le avanguardie. Le Corbusier, il Bauhaus e la grafica del Novecento), Ad libros e Palatina, che riflettono i fini istituzionali del Museo e il suo stretto legame con la Biblioteca Palatina; Parmensia, che ospiterà contributi sulla storia e le arti degli antichi Ducati parmensi nel tempo legato alla figura e all’opera di Bodoni, nonché sulla storia del libro in genere; Res et monumenta, che contribuisce ad illustrare il clima storico e politico, culturale ed artistico che precede, accompagna e segue il periodo d’attività di Bodoni, dagli anni Sessanta del XVIII secolo alla metà del XIX.

Informazioni:
Museo Bodoniano
museobodoni[at]beniculturali[dot]it
daniela[dot]moschini[at]beniculturali[dot]it
tel. 0521.220411

Tipi di tutti i tipi

mercoledì, Aprile 11th, 2012

Pubblicato l’11/04/12 su AiapZine. [text] Fabrizio M. Rossi, Italy [images] CIAC, Italy

I caratteri mobili di legno rappresentano un interessante àmbito di studio per chi si occupa di tipografia; basti pensare alla loro esuberante produzione ottocentesca negli Stati Uniti, produzione a cui è dedicato lo Hamilton Wood Type & Printing Museum di Two Rivers (Wisconsin). Costituito dalla omonima compagnia, fondata nel 1880, e gestito da volontari della Two Rivers Historical Society, il museo raccoglie più di un milione e mezzo di caratteri di legno che risalgono sino ai primi realizzati in serie negli Stati Uniti da Darius Wells nel 1827 e pubblicati l’anno seguente in un importante catalogo; insieme a questa imponente raccolta il museo espone altre collezioni come quella di annunci pubblicitari stampati con questo metodo tra gli anni Trenta e i Settanta del secolo scorso.
Per chi non si trovasse a passare esattamente da quelle parti c’è sempre la possibilità di consultare il Wood Type Museum virtuale allestito dalla Unicorn Graphics.

Nel clima di rinnovato interesse che ormai da tempo in Italia circonda la tipografia si colloca l’iniziativa del CIAC, Centro Internazionale Arti Calligrafiche e del libro, che qui segnaliamo, riservata proprio alla stampa con tipi di legno. Sabato 28 e domenica 29 aprile si svolgerà il corso «I fondamenti della tipografia», dedicato alla realizzazione di manifesti con caratteri mobili di legno. Dopo aver appreso le tecniche basilari della tipografia gli studenti comporranno un testo a loro scelta e lo stamperanno. Il corso sarà condotto da Paolo Lazzarelli e avrà luogo nella sua Tipografia Sociale, storica stamperia aretina fondata alla fine dell’Ottocento.

Secondo Amos Paul Kennedy jr. (tipografo statunitense già protagonista di corsi organizzati dal CIAC e collaboratore di altre realtà italiane come la stamperia d’arte 74/b di Milano), «guardare Paolo mentre lavora alla sua pressa è come osservare un mago, ti accorgi immediatamente di avere davanti un Maestro al lavoro. I suoi movimenti sono fluidi e apparentemente eseguiti senza sforzo. Conosce perfettamente lo spazio della sua tipografia e quindi non spreca energie.»

Per informazioni:
www.articalligrafiche.it
info[at]articalligrafiche[dot]it tel. 328 7045797

Tre anni fa

giovedì, Aprile 5th, 2012

L’Aquila, 6 aprile 2009, ore 3,32.

308 vittime, oltre 1600 feriti, 65mila sfollati e più di 10 miliardi di euro di danni stimati.

A tre anni di distanza la ricostruzione del centro storico è ferma.
Meglio dimenticare o ricordare?

Per approfondimenti:
wikipedia

Calligrafia come impegno civile

domenica, Aprile 1st, 2012

Pubblicato il 31/03/12 su AiapZine. [text] Fabrizio M. Rossi, Italy [images] Associazione Dal segno alla scrittura, Italy

La forma della scrittura, insieme ai contenuti che essa esprime, può essere un mezzo per impegnarsi su temi di civiltà che riguardano ogni cittadino. Riceviamo e volentieri pubblichiamo una segnalazione dall’associazione “Dal segno alla scrittura” a proposito di un’iniziativa sull’articolo 11 della Costituzione italiana che vede coinvolti il gruppo territoriale torinese di Emergency, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Torino e l’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea.

«Sabato 31 marzo p.v. alle ore 15,30 c/o il Museo della Resistenza di Torino in C.so Valdocco, 4/A, con l’A.N.P.I. Torino ed il Gruppo territoriale di Torino Emergency nell’ambito del concorso Adotta un articolo della Costituzione, verranno esposti i rotoli di carta vergati a mano dai soci della nostra associazione in occasione del Salone del Libro 2011 e contenenti gli articoli della Costituzione italiana compreso l’importantissimo art. 11, vero “leitmotiv” della giornata: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” Saranno presenti per l’associazione Dal segno alla scrittura Piero De Macchi, Giovanna Frova, Delia Senes e Lucia Rutigliano.»

Per informazioni:
segnoscrittura.com

I castelli di Yale

lunedì, Marzo 19th, 2012

Pubblicato il 07/03/12 su AiapZine. [text, images] Fabrizio M. Rossi, Italy

Progettare consapevolmente significa aver chiari gli obiettivi, le cause e le conseguenze del proprio agire, così come le linee storiche in cui l’azione progettuale si inserisce e molto altro ancora. Non sempre tale chiarezza responsabile è a portata di mano, soprattutto in un presente dominato da procedure tecnologiche molto esigenti e in costante movimento, tali da rischiare di far perdere la ragione stessa dell’agire progettuale. Un confronto adeguato con il pensiero filosofico, nelle sue varie forme e modulazioni, può offrire spunti di consapevolezza a chi pratica le “discipline del progetto”.

La rivista di studi filosofici “I castelli di Yale” si segnala per l’interesse dei temi trattati e lo spessore degli interventi, raccogliendo da anni, tra l’altro, gli atti del convegno che la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara organizza ogni anno. Il numero del 2009, per esempio, ha per tema «l’infinita varietà del gusto: filosofia, arte e storia di un’idea dal medioevo all’età moderna», presupposto fondamentale per comprendere le dinamiche del gusto nel nostro presente e le scelte che quotidianamente compiamo in base a esse, spesso ben poco consapevolmente.

Ho trovato irresistibile la spiegazione che la rivista offre della scelta del proprio nome. “I castelli di Yale” sono infatti, al tempo stesso, una parabola cruda sull’ingrato mestiere del traduttore – poco riconosciuto quando fa bene, esposto al pubblico ludibrio quando scivola su una svista, come in questo caso – e sul potere delle parole, capaci tanto di generare mondi paralleli (non privi di un loro inquietante fascino) quanto di influire sulla realtà.

«“… come i castelli di Yale, che si distinguono fra loro per frazioni di millimetro.”
M. Horkheimer e Th.W. Adorno: La dialettica dell’Illuminismo (1947), trad. it. Einaudi, Torino 1966; rist. 1976, p. 166.
I castelli di Yale, diversi l’uno dall’altro solo per frazioni di millimetro, sono edifici dalle caratteristiche davvero singolari. Come si legge appena prima del passo citato, essi sono addirittura prodotti in serie. In realtà queste strane costruzioni – che il lettore immagina far corona al campus della Yale University – devono la loro precaria esistenza ai curatori dell’edizione italiana dell’opera di Horkheimer e Adorno. Nell’originale tedesco esse sono, assai più prosaicamente, “die Yaleschlösser”, ovvero le serrature Yale.
I castelli di Yale – materializzazioni di una svista, parenti postmoderni di altre costruzioni metaforiche tradizionalmente frequentate dalla teoria filosofica, come i castelli di Spagna, i castelli in aria e i castelli di carte – ci sono sembrati offrire un titolo adatto per una rivista di filosofia.»

La frase completa, con la svista del traduttore, è questa: «Proprio l’ostinato mutismo o i modi eletti dell’individuo ogni volta esposto sono prodotti in serie come i castelli di Yale, che si distinguono fra loro per frazioni di millimetro» (Gerade die trotzige Verschlossenheit oder das gewälte Auftreten des je ausgestellten Individuums werden serienweise hergestellt wie die Yaleschlösser, die sich nach Bruchteilen von Millimetern unterscheiden), come ricorda Marco Bertozzi nel sito “Engramma” [vedi sotto], ricostruendo con dovizia di particolari sia le vicende editoriali tedesche e italiane del celebre testo di Horkheimer e Adorno sia la nascita della rivista di studi filosofici.

Nell’edizione italiana della Biblioteca Einaudi del 1997 i “castelli di Yale” diventano “le chiavi di Yale”, facendo un passettino – anche se non definitivo – verso le prosaicissime “serrature Yale” dell’originale.

Per approfondimenti:
“I castelli di Yale”
“Engramma”
“Progetto grafico” n. 10 (giugno 2007), apertura: Filosofia, progetto, consapevolezza

Acrobati

venerdì, Marzo 16th, 2012

Sedici fotografie di Fabrizio M. Rossi in mostra al Bistrot Blå kongo (Roma, via Ofanto 6) dal 20 marzo al 29 aprile 2012.

strani angeli,
angeli stranieri,
al dritto e al rovescio,
in bianco e nero
e a colori:
camminano in alto,
si affidano
gli uni agli altri,
ogni tanto
ci guardano.


Donne di carattere

mercoledì, Marzo 7th, 2012

Pubblicato il 07/03/12 su AiapZine. [text] Fabrizio M. Rossi, Italy / [images] Museo Bodoniano, Italy

Giovedì 8 marzo, alle ore 17.30, sarà inaugurata nella «sala Dante» della Biblioteca Palatina di Parma la mostra «Margherita Dall’Aglio Bodoni. Una donna tra libri e caratteri». La mostra, organizzata dalla Fondazione Museo Bodoniano e dalla Biblioteca Palatina e aperta fino al 10 aprile 2012, si colloca nell’àmbito delle manifestazioni promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per celebrare la «festa della donna» del 2012.
Margherita Dall’Aglio, moglie dal 1791 di Giambattista Bodoni, fa parte di quella schiera di donne che, com’è documentato già a partire dal XVI secolo, assunsero la guida di stamperie, librerie e case editrici alla morte dei propri mariti.
Dall’Aglio è nota in particolare per la pubblicazione – nel 1818, dopo la morte dell’autore avvenuta nel 1813 – del Manuale Tipografico del Cavaliere Giambattista Bodoni, in due volumi.
La mostra è un’importante occasione per approfondire l’intero ruolo svolto da Margherita nel corso dei ventidue anni trascorsi al fianco di Giambattista Bodoni, ruolo che va al di là dei suoi già ragguardevoli meriti di editrice del Manuale. Impegno, quest’ultimo, che non fu da poco, se è vero quel che dichiara la stessa Dall’Aglio nell’interessante e circostanziato Discorso della Vedova al Lettore contenuto in ventisette pagine anteposte al Manuale: «Ben debbo avvertire che il decidere su questo lavoro, siccome più volte si spiegò il dilettissimo mio Consorte, s’appartiene in singolar modo alle principali Accademie d’Europa. […] Per secondare adunque la sua lodevole brama, radunati e disposti i diversi alfabeti, e tutti gli altri oggetti che formar dovevano l’opera intera, ne feci eseguire il getto e quindi la stampa. Conosceva ben io la gravezza del carico che mi addossava; ma tutte ho raccolte le mie forze; l’amore per lui e per la sua gloria le ha sostenute; e mi sono accinta coraggiosa all’impresa, onde l’Italia e l’Europa non vengano defraudate di un monumento sì distinto della Tipografia».

Nei giorni di sabato 10 marzo la mostra sarà visitabile dalle ore 14 alle ore 18 e domenica 11 marzo dalle ore 9 alle ore 18 grazie all’apertura straordinaria della Biblioteca Palatina. Negli stessi giorni viene offerta la visita guidata al Museo Bodoniano ai seguenti orari: sabato 10 marzo alle ore 16,00; domenica 11 marzo alle ore 10,00 e alle ore 16,00 (ritrovo dei partecipanti all’ingresso della Biblioteca Palatina). Le visite devono essere prenotate, entro venerdì 9, ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
museobodoni[at]beniculturali[dot]it
daniela[dot]moschini[at]beniculturali[dot]it

giovanna[dot]barca[at]beniculturali[dot]it

Parma, Biblioteca Palatina
Palazzo della Pilotta
Orario di visita : lunedì – sabato dalle ore 9.00 alle 13.00
Ingresso gratuito
Informazioni:
museobodoni[at]beniculturali[dot]it
daniela[dot]moschini[at]beniculturali[dot]it

Per approfondimenti:
Typotour