Archive for the ‘Grafica e pensiero’ Category

Convegno “Caratteri. Filosofia e arte dell’espressione”

martedì, Gennaio 22nd, 2013

Fabrizio M. Rossi [text] Unife [images]

Venerdì 25 e sabato 26 gennaio si svolgerà a Ferrara il convegno «Caratteri. Filosofia e arte dell’espressione», a cura del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.

Declinata secondo prospettive e intendimenti eterogenei, la nozione di ‘carattere’ risulta cruciale per intendere la storia delle idee estetiche e morali, sociali e politiche, dall’età classica alla contemporanea, con valenze teoretiche e pratiche che influenzano anche la letteratura e il teatro, la fisiognomica e la neuroestetica, le pratiche figurative e l’arte tipografica.

Programma
25 gennaio ore 15

Saluti di Matteo Galli, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Ferrara
Presiede Silvana Vecchio, Università di Ferrara
Interventi di:

Paola Zanardi, Università di Ferrara, Ricordo di Giancarlo Carabelli
Anna Maria Belardinelli, Università La Sapienza, Roma, Teofrasto, Menandro e La Bruyère: il comico dei caratteri
Patrizia Castelli, Università di Ferrara, Caratteri e fisiognomica nello scorcio del XV secolo
Andrea Gatti, Università di Ferrara, Educazione estetica e carattere morale nel XVIII secolo
Eugenio Lecaldano, Università La Sapienza, Roma, David Hume e il carattere: tra critica dell’identità personale e riflessioni sulla morale
Emilio Mazza, IULM, Milano, David Hume e i pappagalli neri. Note ai Caratteri Nazionali

26 gennaio ore 9
Presiede Marco Bertozzi, Università di Ferrara
Interventi di:
Cristina Paoletti, Università di Ferrara, Dugald Stewart: abiti mentali, educazione del carattere e vizi dei filosofi
Sandro Cardinali, Università di Ferrara, Goldoni e la critica ai costumi borghesi
Matteo D’Alfonso, Università di Ferrara, Schopenhauer e la sfida del carattere
Fernando Vidal, ICREA, Barcellona, L’espressione corporea nella pittura: il punto di vista della neuroestetica
Fabrizio M. Rossi, Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, Roma,
Il carattere dei caratteri: sistemi di classificazione e nuove tendenze nella tipografia

Sala Agnelli – Biblioteca Comunale Ariostea
via Scienze, 17
Ferrara

Aforismi e citazioni 4

giovedì, Gennaio 10th, 2013

Fabrizio M. Rossi [text] Marialidia Rossi [image]

Prima o poi doveva accadere.

Aforismi e citazioni 3

domenica, Dicembre 30th, 2012

Fabrizio M. Rossi [text]

Oggi offriamo tre degli “undici gradini” che descrivono November Steps, una delle opere di Takemitsu Toru (1930-1996) contenute in Spirit Garden – Orchestral Works (cd Brilliant). Buon ascolto.

«3. Sound in western music ambulates horizontally. But the sound of the shakuhachi* stands upright like a tree.

4. Are you aware that the ultimate sound sought after in performance by the shakuhachi master is that produced when the wind blows through an aged bamboo thicket?

6. A biologist once remarked suggestively that dolphins communicate with each other not through sound itself but through the length of the silences between individual sounds.»

Takemitsu Toru

*flauto dritto giapponese.

Biografia e opere di Takemitsu
Rain Tree

Aforismi e citazioni 2

domenica, Dicembre 16th, 2012

Fabrizio M. Rossi [text]

Fulminante, come spesso usava il suo autore, l’aforisma di oggi. Da applicare a quel che meglio si crede.

«Coraggio, il meglio è passato.»

Ennio Flaiano

Bibliografia

Aforismi e citazioni 1

domenica, Dicembre 9th, 2012

Fabrizio M. Rossi [text]

Inauguriamo una rubrica (che vorremmo domenicale, ma chissà?) dedicata ad aforismi e citazioni, scelti in base alla fenomenologia del giorno, ovvero al puro arbitrio del gusto e del sentire. Vorremmo renderla differente da tante altre simili accompagnando sempre il testo a una breve bibliografia del suo autore. E poiché l’aforisma può uccidere così come guarire, ci poniamo sotto l’egida di Ippocrate di Coo, autore di una celebre raccolta di aforismi d’argomento medico.
Apriamo (con) una “scatola cinese”: un testo nel testo, tanto per non smentirci. Buona lettura e buoni pensieri.

«Joe, un giovane di Pittsburgh, un giorno mi si è presentato con una semplice richiesta: “Per favore, mi dica che prima o poi finirà tutto bene”. “Benvenuto sulla Terra, giovanotto”, gli ho risposto io. “Qui fa un caldo boia d’estate e un freddo cane d’inverno. È un pianeta rotondo, umido e affollato. Bene che vada, Joe, tu hai un centinaio di anni da vivere da queste parti. E di regola io ne conosco una sola: ca***, Joe, bisogna essere buoni!”»

Kurt Vonnegut (Un uomo senza patria, 2005)
Citato in Paolo Nori: E noi?; Racconti d’autore, Il Sole 24 ore, 2012.

Di Paolo Nori:
Le cose non sono le cose (1999);
Bassotuba che non c’è (1999);
Grandi ustionati (2001);
Si chiama Francesca, questo romanzo (2002);
Gli scarti (2003);
Noi la farem vendetta (2006);
La vergogna delle scarpe nuove (2007);
I malcontenti (2010);
A Bologna le bici erano come i cani (2010).
Ha tradotto, fra i numerosi altri, Le anime morte di Gogol’, Padri e figli di Turgenev e Memorie del sottosuolo di Dostoevskij.

Nascono le edizioni IkonaLíber

sabato, Novembre 3rd, 2012

[text] Fabrizio M. Rossi, Italy [images] Ikona, Italy

Sabato 10 novembre 2012, alle ore 17,30, la Libreria Libernauta di Pescara ospiterà la presentazione del nuovo marchio editoriale ikonaLíber.
L’incontro sarà condotto da Andrea Manzoli.
Interverranno:
Sandra Antonelli, illustratrice
Sandro Naglia, musicista e saggista
Fabrizio M. Rossi, direttore editoriale

«Nel 2012, per festeggiare i 25 anni di attività dello studio grafico Ikona, nasce il marchio editoriale ikonaLíber.
La nuova casa editrice esplora i contesti della progettualità nella comunicazione visiva e le reti di similitudine che la nutrono.
Libri a stampa si affiancano a edizioni digitali.
La collana Janus – ovvero il doppio volto di un testo: l’originale e una sua possibile traduzione – è realizzata a mano su carta pregiata, con fotografie o incisioni, a tiratura limitata.
La collana Le forme del linguaggio è dedicata al mondo del progetto grafico (e tipografico, in particolare).
La collana I movimenti del suono esplora le interazioni fra musica, teatro, letteratura e cinema.
Di carta o digitali, i nostri libri sono realizzati interamente in Italia secondo lo spirito dell’artigianato editoriale.»

Catalogo ikonaLíber

Ikonaliber
Ikonaliber

Ikonalibe
Per informazioni:
Libreria Libernauta
via Teramo, 27
085 20.56.090
ikonaLiber
06 86.32.96.53
334 344.85.44
ikonaliber[at]ikona[dot]net

I castelli di Yale

lunedì, Marzo 19th, 2012

Pubblicato il 07/03/12 su AiapZine. [text, images] Fabrizio M. Rossi, Italy

Progettare consapevolmente significa aver chiari gli obiettivi, le cause e le conseguenze del proprio agire, così come le linee storiche in cui l’azione progettuale si inserisce e molto altro ancora. Non sempre tale chiarezza responsabile è a portata di mano, soprattutto in un presente dominato da procedure tecnologiche molto esigenti e in costante movimento, tali da rischiare di far perdere la ragione stessa dell’agire progettuale. Un confronto adeguato con il pensiero filosofico, nelle sue varie forme e modulazioni, può offrire spunti di consapevolezza a chi pratica le “discipline del progetto”.

La rivista di studi filosofici “I castelli di Yale” si segnala per l’interesse dei temi trattati e lo spessore degli interventi, raccogliendo da anni, tra l’altro, gli atti del convegno che la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara organizza ogni anno. Il numero del 2009, per esempio, ha per tema «l’infinita varietà del gusto: filosofia, arte e storia di un’idea dal medioevo all’età moderna», presupposto fondamentale per comprendere le dinamiche del gusto nel nostro presente e le scelte che quotidianamente compiamo in base a esse, spesso ben poco consapevolmente.

Ho trovato irresistibile la spiegazione che la rivista offre della scelta del proprio nome. “I castelli di Yale” sono infatti, al tempo stesso, una parabola cruda sull’ingrato mestiere del traduttore – poco riconosciuto quando fa bene, esposto al pubblico ludibrio quando scivola su una svista, come in questo caso – e sul potere delle parole, capaci tanto di generare mondi paralleli (non privi di un loro inquietante fascino) quanto di influire sulla realtà.

«“… come i castelli di Yale, che si distinguono fra loro per frazioni di millimetro.”
M. Horkheimer e Th.W. Adorno: La dialettica dell’Illuminismo (1947), trad. it. Einaudi, Torino 1966; rist. 1976, p. 166.
I castelli di Yale, diversi l’uno dall’altro solo per frazioni di millimetro, sono edifici dalle caratteristiche davvero singolari. Come si legge appena prima del passo citato, essi sono addirittura prodotti in serie. In realtà queste strane costruzioni – che il lettore immagina far corona al campus della Yale University – devono la loro precaria esistenza ai curatori dell’edizione italiana dell’opera di Horkheimer e Adorno. Nell’originale tedesco esse sono, assai più prosaicamente, “die Yaleschlösser”, ovvero le serrature Yale.
I castelli di Yale – materializzazioni di una svista, parenti postmoderni di altre costruzioni metaforiche tradizionalmente frequentate dalla teoria filosofica, come i castelli di Spagna, i castelli in aria e i castelli di carte – ci sono sembrati offrire un titolo adatto per una rivista di filosofia.»

La frase completa, con la svista del traduttore, è questa: «Proprio l’ostinato mutismo o i modi eletti dell’individuo ogni volta esposto sono prodotti in serie come i castelli di Yale, che si distinguono fra loro per frazioni di millimetro» (Gerade die trotzige Verschlossenheit oder das gewälte Auftreten des je ausgestellten Individuums werden serienweise hergestellt wie die Yaleschlösser, die sich nach Bruchteilen von Millimetern unterscheiden), come ricorda Marco Bertozzi nel sito “Engramma” [vedi sotto], ricostruendo con dovizia di particolari sia le vicende editoriali tedesche e italiane del celebre testo di Horkheimer e Adorno sia la nascita della rivista di studi filosofici.

Nell’edizione italiana della Biblioteca Einaudi del 1997 i “castelli di Yale” diventano “le chiavi di Yale”, facendo un passettino – anche se non definitivo – verso le prosaicissime “serrature Yale” dell’originale.

Per approfondimenti:
“I castelli di Yale”
“Engramma”
“Progetto grafico” n. 10 (giugno 2007), apertura: Filosofia, progetto, consapevolezza

Rebus

venerdì, Dicembre 31st, 2010

Soluzione:
Mezzo minuto di raccoglimento.

Rebus

domenica, Novembre 14th, 2010

Frase: 5, 6, 2, 13.
Non so di chi sia ma è un capolavoro (segnalato da Sandro Naglia).
Soluzione nel prossimo articolo.