Alfabeti greci, scrittura contemporanea
Pubblicato il 22/02/12 su AiapZine. [text] Fabrizio M. Rossi, Italy / [images] Massimo Polello, Italy
Nel panorama delle iniziative dedicate in Italia alla calligrafia segnaliamo il corso residenziale «Beautiful greek alphabets», a cura di Massimo Polello, che si svolgerà a Podernuovo (Livorno) e nella biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze dal 25 al 30 aprile 2012. Il corso – che non richiede conoscenze calligrafiche di partenza ed è limitato a 12 partecipanti – si propone di sperimentare le possibilità espressive della calligrafia contemporanea a partire da alcuni manoscritti greci conservati nella biblioteca fiorentina. Da qui i partecipanti saranno messi in condizione di sviluppare un proprio alfabeto latino, attuale ed espressivo, che tragga origine dal dinamismo della scrittura storica di partenza; il lavoro realizzato da ciascuno, infine, verrà assemblato e legato per formare un libro.
Prima su riproduzioni, poi direttamente sui manoscritti originali, i partecipanti verranno guidati ad apprezzare le antiche lettere greche e i loro ritmi, le legature, le spaziature, la qualità e i colori dell’inchiostro.
La sessione di lavoro prevista nella Biblioteca Laurenziana permetterà di apprezzare questo importante complesso architettonico progettato e in parte realizzato da Michelangelo fra il 1519 e il 1534 per il cardinale Giulio de’ Medici (il futuro papa Clemente VII).
La Laurenziana (nome che le deriva dalla sua collocazione nel complesso di San Lorenzo), aperta al pubblico nel 1571 per volontà di Cosimo I, possiede un fondo di manoscritti impressionante per qualità e quantità (circa 11mila) che riflette con esattezza il clima culturale dell’Umanesimo e del Rinascimento toscano. Vi sono presenti nomi celebri – sia come autori o copisti sia come possessori – quali Coluccio Salutati, Poggio Bracciolini, Niccolò Niccoli, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola. Innumerevoli i codici fondamentali per unicità e antichità lì conservati: Eschilo, Sofocle, Plinio, Virgilio, Tacito, Quintiliano, insieme al più antico testimone del Corpus Juris di Giustiniano, a una delle tre raccolte complete dei Dialoghi di Platone, al Codice Squarcialupi (fonte primaria della musica profana fra Trecento e Quattrocento)…
Ognuno dei numerosi fondi di manoscritti racconta una storia; basti pensare alla Collezione Orientale Palatina, voluta dal cardinale Ferdinando de’ Medici (granduca di Toscana dal 1587) a seguito della fondazione da parte sua a Roma, nel 1584, della Stamperia Orientale Medicea, il cui scopo era quello di sviluppare un’attività editoriale a sostegno della predicazione del cattolicesimo nel Vicino Oriente.
Il fondo dei manoscritti greci, infine, ci riporta al ruolo svolto da Firenze negli anni precedenti e successivi la caduta di Costantinopoli per mano dei turchi e la conseguente «disseminazione» della cultura greca verso occidente.
Per informazioni:
polello[at]lacalligrafia[dot]com
Biblioteca medicea laurenziana
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