«Stando ai dizionari, nel latino scientifico il prefisso syn (dal greco a indicare ‘con’, ‘insieme’) segnala unione, connessione, coesione, completamento, complessità, contemporaneità.
Già un numero minore di accezioni basterebbe a centrare in pieno una sintonia, e dunque a fare eleggere quelle tre lettere come esatta e sincronica sigla di un progetto che intende dar conto di alcune scritture di ricerca italiane – complesse, tra loro in colloquio e connessione e interazione.
La collana nasce perché esiste un contesto di autori che lavorano alle proprie opere con coscienza a dir poco europea. Che hanno contezza – soprattutto – delle esperienze francofone e anglofone dell’ultimo trentennio, e dei molti contesti e percorsi dell’arte – non solo della letteratura – contemporanea.
Se alcuni riferimenti possono essere suggeriti, si potrà ricorrere a concetti chiave esposti da tempo da autori come Jean-Marie Gleize, Olivier Cadiot, Emmanuel Hocquard, Lyn Hejinian, Ron Silliman, Charles Bernstein, K.S. Mohammad, Kenneth Goldsmith; o messi materialmente in pratica (del tutto fuori da tavole definitorie) da vari poeti e prosatori italiani, come Corrado Costa o Carlo Bordini. Si potrà cioè parlare di post-poésie, prosa in prosa, scritture della ‘nudità integrale’, flarf, googlism, sought poetry, scritture installative, concettuali, loose writing.
Ma in verità ogni categoria rischia imprecisione o incompletezza, o entrambe. Il modo migliore di indagare e conoscere la scrittura di ricerca è pubblicarla. Dare diffusione alle opere. È l’intento di SYN, nel più ampio contesto delle edizioni IkonaLíber». Marco Giovenale, curatore della collana